Sapori Genuini


Valle Po | valle Varaita | Valli Grana e Maira

Altri vini

Tipologie e produttori

Vini rossi del Castello di Bagnolo:
Malingro, vino prodotto con uve dolcetto in purezza con sentori di frutti rossi e fiori appassiti, Arbi, assemblaggio di merlot e shirz che presenta un’equilibrata speziatura e Set, assemblaggio di sette vitigni caratterizzato da complessi sentori di frutti rossi, presso Castello di Bagnolo, via Palazzo 23, Bagnolo Piemonte, tel. (+39) 0175391394, cell. (+39) 3355244080 / (+39) 3470323486, email mail@castellodibagnolo.it

Cinque rossi appartenenti alla D.O.C. Pinerolese (Barbera, Colombe, Debarges, Dolcetto, Bonarda), due bianchi (Blanc de Lissart e Sant’Agostino) e due spumanti (metodo classico Blanc de Blanc e metodo classico Rosé) presso Azienda Vitivinicola Le Marie, via San Defendente 6, Barge, tel. (+39) 0175345159, cell. (+39) 3356441042, email info@lemarievini.eu

Provana del Sabbione, vino di nicchia con note di frutta cotta bilanciate da nuances speziate. Da sempre sulla collina del Castello della Manta ha dimora il vigneto dei Conti della Manta che nel corso dei secoli ha ospitato vari vitigni. Lo storico vigneto è stato riportato alla vendemmia e così il primo Colline Saluzzesi Provana del Sabbione ricavato da Barbera in purezza ha preso forma, colore, profumo e sapore tornando protagonista. È un vino dal lignaggio antico ma dalla struttura e gusto moderni. Presso Azienda Agricola Maero, via Provinciale 12, Castellar, tel. (+39) 017546603, cell. (+39) 3496005184, email info@maerovini.com

Il Drôné è un vino di montagna unico nel suo genere, ottenuto dalle uve di un antico vitigno locale, il Nebbiolo di Dronero, corrispondente allo Chatus dell’Ardeche. Questa produzione di nicchia presenta un colore rosso rubino, un profumo fruttato di rosa canina e lampone e un nerbo vigoroso ma elegante ed equilibrato. I vigneti sono situati nei dintorni di Dronero e Villar San Costanzo; questo vino viene proposto rosso, rosato e bianco e inoltre è stata recuperata un’antica ricetta cuneese a base di china e di altre erbe aromatiche che ha consentito di riprendere la produzione del Drôné chinato. Di questo vino ne parla già un’ode del 1890 di Luigi Rocca “da lunge in alto selvaggi e cupi/ ti fan corona ermi dirupi; / ma più dappresso, di bei vigneti, / di messi e piante la vista allieti, / e stupor desti nello straniero,/ Gentil Dronero”. Probabilmente la coltivazione della vite nella bassa valle Maira fu introdotta dai monaci di San Colombano giunti a Dronero nell’VIII secolo, anche se il più antico documento riguardante questo vino risale al 1160. Il vino locale viene anche menzionato in un documento del 1386 che lo annovera tra le decime dovute da Dronero alla mensa vescovile di Torino, negli Statuti della Valle Maira del 1396 e negli Statuti di Dronero. Nel diciannovesimo secolo la vite era ancora molto presente nella valle fino a Stroppo, spesso coltivata su terrazzamenti. Grazie alla rusticità del vitigno, che ne comporta un’elevata resistenza, il Nebbiolo di Dronero dà origine ad un vino di montagna singolare con caratteristiche di bouquet e di aroma inconfondibili. La tradizione locale vuole che il vino venga imbottigliato nella luna di marzo, che contribuisce ad esaltare le caratteristiche peculiari dei vini di montagna, diventando così lievemente vivace per la naturale rifermentazione in bottiglia. Si presta ad essere accompagnato alla cacciagione, agli arrosti, ai brasati, ai formaggi stagionati, con i funghi e con la polenta. Presso Mauro Vini s.r.l., viale Sarrea 35/A, Dronero, tel. (+39) 0171918120, email info@maurovini.com


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