Natura da Vivere

Un paesaggio unico da scoprire immersi nella natura. Move ti accompagna, passo dopo passo, nelle Valli del Monviso: escursioni, cicloturismo, passeggiate nei boschi, riserve naturalistiche, ecomusei e molto altro ancora. Vivi la natura a cielo aperto con Move.


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Tutte le valli

Turismo lento firmato #terresmonviso

Il 2019 sarà l’anno del turismo lento, a piedi, fatto di piccoli passi e mezzi sostenibili. L’invito è a scoprire l’Italia in modalità slow e a contatto con la natura: in bicicletta, a cavallo, con le ciaspole se c’è la neve, a bordo di un treno che percorre tratti ferroviari recuperati, a contatto con la natura.

Se c’è un luogo in grado di declinare tutte queste caratteristiche insieme, questo è le Terre del Monviso. Montagna, paesaggio, buon cibo, arte, cultura e un’identità musicale e linguistica ben definita. Qui è l’ambiente stesso a imporre ritmi lenti. Bassa antropizzazione, natura selvaggia, un grande Parco, quello del Monviso, e il riconoscimento di riserva nazionale all’interno del programma MaB Unesco (Men and Bioshère). Qui da anni si lavora nella direzione di un turismo esperienziale, fatto di laboratori, concerti, escursioni, degustazioni e visite guidate, in modo da offrire al visitatore la possibilità di conoscere il territorio in tutte le sue sfaccettature.

C’è già tutto. Una mappa fitta di itinerari da scoprire in bicicletta, al confine tra Italia e Francia. Si chiama “VéloViso” e dal 2017 a oggi ha già portato alcune migliaia di cicloamatori lungo le Valli che gravitano attorno al Monviso. Un Atlante dei Sapori che racchiude prodotti e ricette tipiche, perché è dai profumi e dai piatti tradizionali che si conosce veramente un popolo. Un Festival itinerante estivo che narra la tradizione attraverso la musica e che da 4 anni percorre i sentieri delle vallate e della pianura, l’Occit’amo Festival.

Il territorio delle Terre del Monviso ha saputo precorrere i tempi. È già pronto all’appuntamento. È venuto il momento di venire a scoprirlo in questo 2019.

Pianuta Saluzzese

Scoprire gli affreschi con il QR code a Busca

Alla scoperta degli affreschi dei fratelli Biazaci con il QR Code

Sulle facciate delle cappelle un qr code permette di ‘vederle’ dall’esterno e conoscerne la storia, per il Museo Diffuso Cuneese.

Sono state installate sulle facciate delle cappelle di Santo Stefano, San Sebastiano, Madonna del Campanile, San Martino, che contengono le opere quattrocentesche dei Fratelli Biazaci da Busca, le targhe che espongono il qr code cui accedere tramite lo smartphone o il tablet per  conoscere la storia delle opere d’arte, in italiano, inglese e francese,  ed entrare nella rete di promozione del Museo diffuso del Cuneese.

Ora gli interni sono sempre visitabili, almeno virtualmente, attraverso il qr code posizionato all’esterno degli edifici, i quali di solito devono rimanere chiusi e sono accessibili soltanto in occasione di eventi oppure su prenotazione. Con questo metodono si portano a conoscenza dei visitatori le opportunità che incontrano lungo la strada, in attesa di programmare una visita successiva. Prenotazioni: ufficio.turisticobusca@libero.it ; segreteria@comune.busca.cn.it

Partecipando al portale del Museo Diffuso,  Busca entra a far  parte di una rete di  monumenti collegati e di un circuito di visite in ampliamento sul territorio provinciale, ad incominciate dalla  valorizzazione di alcune fra le sue  opere d’arte più importati: i quattrocenteschi dipinti dei Fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca.

Valle Po

Il bramito del bosco

Mostra personale del pittore Vinicio Perugia

Si possono dipingere i suoni del bosco?  Quelli di un bosco che si prepara all’incedere dell’autunno teatro di uno degli spettacoli sonori più belli che la Natura possa offrire: il bramito del cervo.  È  il suono della stagione degli amori, ogni anno nei primi giorni di autunno ad Ostana è possibile ascoltare tra le montagne il verso dei cervi maschi che si affrontano tra loro per conquistare le femmine in un corteggiamento che è un vero e proprio rituale. Il bramito è un suono profondo, caratteristico, ancestrale che si può ascoltare solo per poche settimane.

È questa la colonna sonora della Natura dipinta da Vinicio Perugia, pittore ed incisore naturalista nella mostra  “Il bramito del bosco” che sarà inaugurata al Centro Polifunzionale “Lou Pourtoun” di Ostana  domenica 23 settembre.  Le opere del maestro Perugia, di origini marchigiane ma piemontese di adozione, ci guidano alla scoperta della bellezza che la natura nasconde e di cui spesso siamo ignari osservatori.  Abbiamo perso infatti la capacità di trovare la bellezza racchiusa in  piccoli particolari che una pozzanghera di acqua dopo un temporale, un sottobosco dai mille colori,  un ramo innevato possono regalarci. Forse l’eccesso di tecnologia che ha abituato l’uomo alle creazioni virtuali lo ha reso cieco di fronte alle più belle creazioni che la natura  offre. Ed ecco che le opere di Vinicio Perugia ci prendono per mano per condurci a riscoprire l’incanto di angoli nascosti di Natura, soggetto privilegiato di tutta la pittorica del maestro.  È quello che accade quando ci si trova di fronte a “Il bramito del bosco” l’acrilico su tela che dà il nome alla personale del pittore aviglianese in cui si ha la sensazione di sentire il bramito cavernoso del cervo e di annusare l’odore inconfondibile del bosco che si prepara all’incedere dell’autunno.

Valle Po

Il Mombracco e #mombraccoinfoto2018

la “Montagna di Leonardo” e il contest fotografico

Più di cinquecento anni fa, il Mombracco aveva catturato l’attenzione di Leonardo da Vinci. Il genio toscano lo citò infatti in un suo trattato, decantando le proprietà della sua pietra, la quarzite, definendola bianca e senza macchie come il marmo di Carrara e dura come il porfido.

Il Monte Bracco si trova tra la valle Po, la valle Infernotto e la pianura cuneese ed è accessibile dai sei Comuni che lo circondano.  Ciò che lo rende così particolare è la ricchezza di paesaggi molto diversi e fusi fra loro: si alternano infatti zone più montane con altre per lo più piane, aree verdeggianti e boschive con placche isolate e rocciose e luoghi di culto religioso e con altri di storia pagana. E’ un luogo alternativo alle alte quote, di vedute mozzafiato da scoprire, ricco di vedute mozzafiato da scoprire e di offerte per ogni tipo di visitatore e dotata percorsi per chi ama l’aria aperta e il rapporto con la natura, l’outdoor, la bicicletta, il trekking, la MTB, l’arrampicata, il fitwalking, il bouldering…

Questa montagna di media altezza, che raggiunge la sua massima quota con la Croce di Envie, dispone di un anello di trekking percorribile in un solo giorno per i camminatori più allenati o da dividere su due giornate per rendere il viaggio più apprezzabile, con un’altitudine compresa tra i seicento e i mille metri. Numerose sono le testimonianze di antropizzazione visibili nei terrazzamenti e nelle meire in pietra costruite sotto le balme rocciose. Queste ultime sono borgate costruite interamente sotto un tetto di roccia naturale aggettante. Le abitazioni, edificate con muri in pietra a secco, legno e lose, sfruttano dunque il riparo della roccia sovrastante. La più nota e visitabile con le guide Vesulus (tel. 339.6908179) è Balma Boves (www.balmaboves.it). Sul Mombracco sono state ritrovate anche incisioni rupestri che mostrano figure umane e che risalgono all’Età del Ferro, ovvero 3000/5000 anni fa. ). Secondo una credenza locale, si narra che lungo le pendici del Mombracco siano presenti le fàje, personaggi magici simili a donne di dimensioni ridotte, di brutt’aspetto, trasandate, pelose e piuttosto dispettose.

Esistono itinerari dedicati alla mountain bike, caratterizzati da susseguirsi di sali e scendi, di ripide salite ed entusiasmanti discese su sterrato. In particolare vi sono tre anelli che consentono di percorrere la sommità del monte snodandosi in ambienti molto diversi e garantendo una splendida visuale panoramica, sia sulla pianura, sia sulla catena del Monviso. Questi sentieri salgono tra i boschi di betulle, noccioli e castagni secolari e sono racchiusi da muri di pietra a secco: i bouschet. Per informazioni e accompagnamenti, sono a disposizione le guide MTB “Discovery Monviso”.

Per gli appassionati di climbing sono presenti diverse falesie sulle quali sono state aperte innumerevoli vie, grazie ad uno stupendo gneiss che attira da sempre un crescente numero di arrampicatori. Le pareti più note agli appassionati sono quelle del versante Sud, ma la bellezza e la varietà della roccia offrono zone di scalata molto apprezzate anche sugli altri versanti.

I cultori del bouldering, invece, hanno un’autentica predilezione per i massi del Mombracco. La loro attività, che è stata riscoperta da poco tempo, ha trovato in gruppi di giovani appassionati un’energia contagiosa. Sui massi del Mombracco gli sportivi del genere si dilettano in numerosi movimenti e i campioni mondiali come Christian Core hanno disegnato nuove linee.

Per gli amanti del fitwalking cross è a disposizione un percorso di una lunghezza di circa 6 km che percorre piacevoli ambienti fra boschi di castagno a cui si alternano prati sfalciati in un contesto paesaggistico molto curato. La partenza è dall’ex Centrale di Rocchetta.

Oltre a molteplici percorsi dedicati agli sport più svariati si aggiungono le visite guidate che permettono di esplorare il mondo animale e vegetale e di riconoscere i segni dell’uomo sul territorio. Gli accompagnatori naturalistici sono disponibili per proposte a gruppi e scolaresche.

 

IL CONTEST FOTOGRAFICO #mombraccoinfoto2018

Storia e cultura, sport e mistero si intrecciano sui sentieri della “Montagna di Leonardo”: tra scorci mozzafiato sul Monviso e aperture sulla pianura, si possono scoprire antiche borgate, monasteri, incisioni rupestri, memorie di una civiltà rurale che si racconta nel legno e nella pietra.

Racconta il Mombracco attraverso la fotografia e partecipa al contest fotografico #mombraccoinfoto2018: le immagini selezionate saranno esposte in una mostra itinerante e tutti gli autori riceveranno in omaggio una copia del fotolibro ufficiale del concorso. C’è tempo fino al 31 ottobre!

L’iniziativa è promossa dall’Unione Montana dei Comuni del Monviso con la collaborazione dei Comuni di Barge, Envie, Paesana, Revello, Rifreddo e Sanfront; la sostiene anche il Parco del Monviso insieme ad ATL Cuneese, VisitMove, Unione Montana Barge – Bagnolo Piemonte, Valli del Monviso, Vesulus Accompagnatori Naturalistici e IG Piemonte & Valle d’Aosta.

Regolamento completo su www.mombraccoinfoto.it

 

Valle Po

Campi estivi ad Ostana

per ragazzi dagli 8 ai 12 anni

L’Associazione Bouligar di Ostana propone per questa estate 2018,  per i bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni, una settimana di campi estivi da scegliere tra quattro diverse date da giugno a fine agosto. [scopri +]

Valle Po

Primavera a Pian Muné

Ancora neve per sciare, sia a Pian Muné che a Crissolo, fino al 1° maggio, ma la primavera è ormai arrivata!

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Valle Varaita

L’Osservatorio astronomico di Bellino

Alla scoperta dell’affascinante volta celeste

L’Osservatorio astronomico di Borgata Celle, costruito nel 2004 con i finanziamenti del PSR 2002-2006, è stato voluto dall’Amministrazione comunale di Bellino con il proposito di valorizzare la risorsa, già radicata fin dall’antichità, delle meridiane presenti sul proprio territorio. [scopri +]

Valle Po

La Grotta di Rio Martino

Riapre alla visite per la stagione 2018 il sito che ospita la colonia di Barbastello più popolosa in Italia

La Grotta di Rio Martino a Crissolo, in alta Valle Po, è una delle più importanti e note del Piemonte; è una Riserva naturale del Parco del Monviso. [scopri +]

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