Tutte le Valli

#MOVEinTour – il report e i numeri

“Italiani dell’Altrove: i Francesi” – Roma,
Valle Stura, Saluzzo, Valle Maira

MOVE ha macinato chilometri e snocciolato numeri, soprattutto, ha incontrato persone. Nei giorni scorsi il progetto MOVE è stato protagonista di una serie di appuntamenti che hanno voluto essere un ritorno al territorio e un momento di confronto sul futuro.

Uno spartiacque, a tre anni dalla firma del protocollo Monviso and Occitan Valleys of Europe, un momen-to per ritornare a guardare avanti, avere visione e programmare politiche turistiche e culturali sull’area delle Terre del Monviso. Fondamentale l’apporto di Paolo Verri, cuore pulsante di questi momenti semi-nariali, professionista del sistema Cultura/Turismo al quale MOVE ha affidato il compito di accompagnare gli Amministratori nella costruzione di un network che, oggi, unisce ben 69 Comuni e 6 vallate alpine.
Si è dimostrato come il “fare rete” sia stato elemento trainante per aggiudicarsi finanziamenti europei im-portanti, dal Piano Territoriale Integrato “La cultura del Territorio, innovazione nella tradizione” al progetto singolo Alcotra VéloViso (un piano da oltre 450.000 €).
La serie di incontri è stata quindi occasione per dare numeri, raccontare come sono stati utilizzati i finan-ziamenti, far conoscere le persone che quotidianamente vi lavorano, narrare dove e come ci si è promos-si, e, soprattutto, sottolineare la forza di un progetto che, come nel caso virtuoso di VéloViso, va oltre la conclusione naturale imponendosi come prodotto promozionale capace di reggersi sulle proprie gambe.

Sabato 13 gennaio, poi, un buon successo ha ottenuto la presentazione ufficiale dell’ATLANTE DEI SAPORI DELLE TERRE DEL MONVISO. Oltre 200 persone hanno riempito l’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo per ascoltare il Professor Michele Antonio Fino e il Dott. Paolo Olivero, referenti per l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo del progetto. Presente il Consigliere regionale Paolo Allemano e molti ammini-stratori del territorio, è stata presentata quella che a tutti gli effetti può essere definita una mappa del territorio attraverso sapori, prodotti, produttori e ricette. Un vademecum dove trovare il prodotto ma, soprattutto, il produttore.

Nota a parte, la felice presenza a Roma, presso la sede Unesco di Palazzo Firenze, giovedì 11 gennaio, quando VéloViso è stato protagonista, insieme ad alcuni altri progetti transfrontalieri, del convegno “Ita-liani dell’Altrove: i Francesi” organizzato dall’Alliance Francaise. È stata l’occasione per descrivere il percor-so positivo di un progetto che ha unito in modo sinergico Italia e Francia.

Ora non ci resta che guardare avanti in attesa di nuovi appuntamenti e grandi eventi.

I numeri e il lavoro fatto – 2015/2017 Open Future

Move_gen2018

Valle Po

Sulla neve, non solo sci!

In Valle Po, la neve si vive a 3600°: oltre allo sci, alle camminate a piedi o con le ciaspole, alle discese in bob, alle gite di scialpinismo, sono moltissime le occasioni di svago, di divertimento, di relax e di convivialità che si possono vivere. [scopri +]

Tutte le Valli

#MOVEinTour

Giovedì 11 gennaio 2018 – ore 14,30
“Italiani dell’Altrove: i Francesi” – Roma
Venerdì 12 gennaio 2018 – ore 14,30
Valle Stura / I Lauri, via Nazionale 15/A, Demonte
Sabato 13 gennaio 2018 – 10,30
Antico Palazzo Comunale, Salita al Castello – Saluzzo
*Presentazione ufficiale ATLANTE DEI SAPORI
Lunedì 15 gennaio 2018 – ore 17,00
Valle Maira / Sala Polivalente – Via IV Novembre, 7, Dronero

Dopo le conferenze dei mesi di ottobre e novembre e dopo gli incontri di Bagnolo e Caraglio, eccoci a presentare il nuovo ciclo di interventi e conferenze MOVE in TOUR, sul territorio e non. Un’occasione, questa, per fare il punto intorno a MOVE e VELOVISO, progetti di promozione turistica integrata delle Terre del Monviso, una restituzione a professionisti, stampa, strutture ricettive e cittadini di un percorso che, ancora una volta, si trasforma e cresce. Il nuovo anno, infatti, impone uno sguardo ampio che sappia abbracciare tanto il presente quanto il futuro prossimo e le sfide che lo attendono.

Il lavoro fatto, le prospettive, ciò che si potrà fare sin da subito per promuovere le Terre del Monviso e, soprattutto, per procedere all’unisono nel racconto di un territorio. A “guidare” il tour il coordinatore del progetto Paolo Verri, il consulente che da tre anni si propone di offrire la visione e indica le vie migliori per raggiungere gli importanti obiettivi che il territorio delle Terre del Monviso si è dato. Due occasioni, poi, permetteranno di offrire novità e confronto ulteriore: giovedì 11 gennaio VeloViso sarà a Roma, in compagnia dell’Alliance Francaise, per descrivere il percorso positivo di un progetto che ha unito in modo sinergico Italia e Francia, all’interno del convegno “Italiani dell’Altrove: i Francesi”, mentre sabato 13 gennaio sarà l’occasione per presentare ufficialmente la stampa dell’Atlante dei Sapori delle Terre del Monviso e Valli Occitane

I temi:
– “MOVE – Monviso and Occitan Valleys of Europe”
– “VéloViso” cicloturismo nelle terre del Monviso – investimento e racconto puntuale di ciò che si è fatto
– prospettive future del progetto europeo Alcotra “Terres Monviso”

Siete invitati a partecipare e condividere questa nuova ed importante tappa targata TERRE DEL MONVISO.

Tutte le Valli

Atlante dei Sapori delle Terre del Monviso e Valli Occitane

Sabato 13 gennaio 2018 – 10,30
Antico Palazzo Comunale, Salita al Castello – Saluzzo

Presentazione ufficiale dell’
Atlante dei Sapori delle Terre del Monviso e Valli Occitane

Saluto Istituzionale del Sindaco della Città di Saluzzo – Mauro Calderoni
Intervengono
Progetto MOVE – Paolo Verri
dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Michele Antonio Fino
Paolo Olivero

Dopo l’anteprima di venerdì 1 dicembre a Sampeyre, proposta da Atl del Cuneese e Cuneo Neve per raccontare le novità della Stagione sciistica 2017/2018, arriva la presentazione ufficiale dell’Atlante dei Sapori delle Terre del Monviso e Valli Occitane.
L’Atlante ripercorre la tipologia di pubblicazione dedicata ai percorsi ciclo-turistici VéloViso, la guida ai tour e agli itinerari delle Terre del Monviso. Testi semplici e al contempo completi, ricchi di immagini del territorio, informazioni storiche di carattere generale e pagine più specifiche. Strumenti per raccontare una destinazione a tutti coloro, e sono sempre di più, che annualmente vogliono visitarla e conoscerla.
Tra le oltre 100 pagine, ricette, prodotti e produttori scrupolosamente censiti dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dal Dottor Paolo Olivero, con il coordinamento e la supervisione del Professor Michele Antonio Fino.

Che cos’è l’Atlante dei Sapori
Oltre 80 prodotti, suddivisi in 7 categorie, frutto di un censimento attento delle materie prime e dei cibi caratteristici del territorio compreso tra le Valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po, Infernotto-Bronda e la Pianura del Saluzzese.
Carne, pesce e salumi, formaggi, frutta, ortaggi, funghi, tartufi, spezie, miele e dolci, specialità alimentari, vini, birre, liquori e piante officinali. Uno spazio per ogni categoria, in cui sono state privilegiate le produzioni direttamente collegate all’attività primaria, selezionando le realtà e i prodotti caratterizzati da una forte identità territoriale. Ma non solo. Animali, produttori, aziende e ciò che fa parte del paesaggio agro-alimentare delle Terre del Monviso. L’Atlante, che fornisce una prima proposta di segnalazioni, sarà aggiornato nel tempo e costituisce un collante territoriale che va oltre i contesti storici.
La ricerca è stata svolta dal Dottor Paolo Olivero, con il coordinamento e la supervisione del Professor Michele Antonio Fino dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Per me che sono nato a Bra, nell’orbita di quel centro di straordinaria forza gastronomica che sono le Langhe, è sempre stato sorprendente il confronto con la cultura alimentare di quelle valli alpine che pure distano, in termini di chilometri, così poco dai luoghi della mia vita… mi sembra che come un rifugio a lungo impenetrabile e custodito da un codice divenuto misterioso (com’è ai più la lingua occitana), le valli che incorniciano il Monviso abbiano dato riparo a grandi tradizioni alimentari e oggi offrano casa a giovani valorosi che tornano: là, dove i loro avi rinunciarono a restare, essi curano, coltivano, producono e vivono. I sapori non sono che la pelle di un grande corpo costruito dalle generazioni, ma come ogni pelle, anche questa mostra da quale DNA dipenda e reca i segni del tempo che la rendono unica. È bello dunque che la nostra piccola Università abbia potuto contribuire a ritrarre, in questo momento storico, il cibo di queste terre, con l’auspicio che nuove iniziative, nuovi contadini e nuovi gastronomi, la rendano presto bisognosa di un aggiornamento

Carlo Petrini – Autore della Prefazione all’Atlante dei Sapori

 

 

Tutte le valli

Re-Sòna e Clau de Viola, il punto sulla musica occitana

 

È stato dato alle stampe nei giorni scorsi il volume Clau de viola, Spartiti di danze della tradizione occitana, realizzato da Espaci Occitan con il contributo delle Regione Piemonte, curato da Gabriella Brun e Rosella Pellerino ed edito da Fusta Editore.

La musica tradizionale, eseguita filologicamente o reinterpretata in chiave moderna, si è rivelata infatti negli ultimi quarant’anni eccezionale veicolo empatico di riappropriazione culturale, identitaria e linguistica in tutto il territorio su cui è presente la minoranza occitana.

Questa pubblicazione, lungi dall’essere un lavoro di etnomusicologia, intende colmare un vuoto editoriale delle valli: proporre un “piccolo canzoniere occitano” dedicato alle danze più suonate e praticate nel territorio alpino d’òc, ad uso degli studenti di strumenti tradizionali e di tutti coloro che, appassionati di ballo o musica occitana, vogliano scoprire origini di strumenti, stili e simbologia del repertorio coreutico. Un piccolo repertorio iconografico a colori e una breve storia della lingua e della musica occitana, dai trovatori ai nostri giorni, completano il volume, per dare un quadro più completo della ricchezza e varietà della cultura nelle terre di lingua d’òc.

Obiettivo non secondario del volume è poi stimolare, nei lettori e nei suonatori, una riflessione sulla nascita, interpretazione e rinnovamento della musica popolare, poiché essa non si cristallizzi, limitandosi a divenire semplice riproduzione di brani tradizionali o emulazione dei principali musicisti contemporanei.

Nella società rurale non c’era evento della vita che non fosse associato alla musica: dalle ninne nanne alle filastrocche per l’infanzia, dalle canzoni d’amore a quelle di lavoro, dalle nenie funebri alle formule ritenute magiche per la guarigione. Non occorreva attendere, come spesso accade oggi, un tempo speciale, quello della festa, per cantare e suonare. La musica tradizionale in quanto essere vivente era soggetta a cambiamenti; trasmessa oralmente (non ci sono ad esempio trascrizioni di danze delle valli occitane prima del 1970), ogni esecutore la interpretava differentemente, e anche le danze non erano eseguite così come le balliamo oggi. L’acquisizione di tecniche strumentali, vocali o coreografiche era basata esclusivamente su osservazione e imitazione, ma soprattutto su fatto di vivere “intrisi” di cultura tradizionale.

Il ruolo della musica era allora espressione reale e veritiera di una società. Quando questa società, fisiologicamente, muta e si evolve (si pensi al capovolgimento economico e culturale della fine dell’Ottocento, con la scolarizzazione e spesso l’imposizione di una nuova lingua, l’emigrazione), è naturale che anche la sua musica si modifichi e gli stilemi antichi siano abbandonati.

La prima Guerra Mondiale determina inoltre la scomparsa di quasi un’intera generazione, con i suoi saperi, usanze e costumi sociali. Da questo momento la società tradizionale si destruttura, con la fine della trasmissione orale della cultura locale, in modo particolare di quella musicale, da parte dei genitori verso i figli e dei suonatori o cantori più anziani verso i più giovani. Nelle società tradizionali tutti sapevano cantare e danzare, e non vi erano grandi differenze tra pubblico e musicisti. Ma oggi si può ancora parlare di creatività folklorica? Completato il ciclo “naturale” della musica popolare è inevitabile che subentri quello del folklorismo?

Il folk music revival è stato un fenomeno complesso, nato in Gran Bretagna e diffusosi in Europa e negli USA con forme, stili e finalità differenti ed una forte implicazione ideologica e politica. Dalla fine dell’Ottocento studiosi e folkloristi hanno iniziato a raccogliere e trascrivere melodie popolari altrimenti destinate a scomparire, e appartenenti a culture percepite come moribonde. Ma per quanto meritevole sia stato il loro lavoro, possiamo essere certi che abbiano notato e soprattutto compreso appieno non tanto le melodie, quanto l’insieme dell’essenza musicale popolare? La trascrizione delle musiche ha garantito la loro conservazione, ma non ha forse appiattito l’antica varietà? Il revival di fine Novecento ha rischiato in alcuni casi di condurre, più che a una riappropriazione, addirittura alla ricostruzione o invenzione della cultura del passato.

Chissà se ciò che suoniamo oggi rispecchia fedelmente ciò che ascoltavano e danzavano i nostri avi?

Il volume Clau de viola, acquistabile nelle principali librerie e presso Espaci Occitan a Dronero al costo di 12 €, è stato presentato il 15 dicembre a Dronero nell’ambito della rassegna Re-sòna, che da dicembre a inizio marzo proporrà serate di dibattito e proiezioni in compagnia dei principali musicisti, etnomusicologi, studiosi del panorama musicale occitano.

Venerdì 19 gennaio 2018 alle ore 21 a Canosio, presso l’Hotel Miramonti, il primo appuntamento dell’anno vedrà impegnati Dino Tron, storico polistrumentista dei Lou Dalfin, autore della tesi di Dottorato di Ricerca in Etnomusicologia Curente e Balet – Feste, suonatori, strumenti e balli popolari in Valle Vermenagna, e Silvio Peron, tra i più celebri esecutori e docenti di organetto, Presidente della commissione Museo della Fisarmonica di Robilante. Un viaggio nel tempo in una delle valli in cui la tradizione musicale e coreutica è rimasta più viva, tra fisarmoniche, clarinetti e organetti, festin e coscritti.

Venerdì 26 gennaio 2018 alle ore 21 a Stroppo, presso la Sala Polivalente di Borgata Morinesio, il tema sarà Nosto lengo es retournà abou la muzico. Insieme a Sergio Berardo, fondatore de Lou Dalfin, si parlerà dei musicisti occitani come attori non solo della rinascita della tradizione musicale, ma anche di quella linguistica. Verranno proiettati spezzoni del documentario di Giacomo Allinei, che dà il titolo alla serata, interviste realizzate ai principali musicisti occitani, e interverrà Silvia Giordano, autrice della tesi di Dottorato di Ricerca in Sociolinguistica Analisi linguistica della nuova canzone in occitano nelle valli del Piemonte, dedicata alla lingua nella nuova creazione musicale occitana. La rassegna si chiuderà con altri due appuntamenti, la proiezione del film-documentario Lou Soun Amis – Il suono amico di Flavio Giacchero e Luca Percivalle venerdì 23 febbraio alle 21 e venerdì 2 marzo 2018 alle ore 18 con Gianpiero Boschero e la presentazione del cd Muzique ousitane 3.

Fa da sfondo a questa rassegna la mostra di antichi strumenti musicali della tradizione popolare occitana Liero d’armoni, collezione privata di Celeste Ruà, visitabile ad ingresso gratuito fino al 3 marzo negli orari di apertura dell’Istituto di Studi Occitani di Espaci Occitan: mercoledì 15-18, giovedì e venerdì 9-12 e 15-18, sabato 9-12, e in altri orari su richiesta di gruppi e scolaresche.

 

Tutte le Valli

Bogre

Bogre è il titolo del nuovo film documentario a cui sta lavorando Fredo Valla, in collaborazione con Andrea Fantino, Elia Lombardo, Ines Cavalcanti e la Chambra d’Oc.

Tema del film è la straordinaria avventura di un’idea spirituale che, in pieno Medioevo, si propagò dai Balcani all’Occitania, e migrando ha creato contatti, legami, influssi reciproci tra popoli e paesi: fra l’Oriente e Bisanzio, fra Bisanzio ed i popoli balcanici, fra i popoli balcanici e l’Occidente europeo.

Non solo, quindi, un racconto delle tragiche vicende dei Catari e dei Bogomili, entrambi perseguitati e sterminati, ma anche l’approfondimento sui loro percorsi, sulle loro affinità e e il significato eversivo che ebbero nel contesto sociale e politico del loro tempo.

Per la realizzazione del film è stato avviato un crowdfunding, una metodologia che coinvolge il pubblico a partire dalle fondamenta di un progetto; lo si può sostenere da subito sulla piattaforma “Produzioni dal basso”, a questo link: http://bit.ly/2lhFDQj

Tutto il territorio

L’Atlante dei Sapori in una guida

Le Terre del Monviso ci regalano emozioni ineguagliabili d’inverno: neve, ghiaggio, relax e tanto divertimento… senza dimenticarsi del buon cibo!

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Pianura Saluzzese

Fitwalking del cuore – XV edizione

Domenica 21 gennaio 2018 si terrà a Saluzzo la 15’ edizione del Fitwalking del Cuore, evento che unisce sport e solidarietà ideato dai campioni Giorgio e Maurizio Damilano.
Partenza ed arrivo saranno come da tradizione nella centrale Piazza Cavour, con ritrovo dalle ore 9 e partenza alle ore 10,15.
Il costo dell’iscrizione è di € 5,00 comprensivi di pacco gara per i primi 10.000 iscritti (non è prevista la possibilità di iscrizione senza pacco gara, qualora venisse raggiunta la quota massima di 10.000 partecipanti verranno chiuse le iscrizioni).
Quanto raccolto dalle iscrizioni sarà come sempre interamente devoluto a sostegno dei progetti presentati dalle associazioni e dai gruppi del territorio che prendono parte alla raccolta iscrizioni e a sostegno del progetto designato dall’Organizzazione, per questa 15’ edizione la Cooperativa Armonia Onlus di Saluzzo per il progetto E’ tempo di …sport che coinvolge 20 giovani disabili tra i 18 ed i 35 anni residenti nel saluzzese, avviandoli alla pratica sportiva attraverso l’attivazione di un’offerta sportiva multidisciplinare.
In occasione dell’ultima edizione a fronte di 9.107 iscritti sono stati devoluti 45.535,00 Euro.
Al costo di 2 Euro, sarà possibile partecipare insieme al proprio cane è infatti riproposta la sezione “Fitwalking con l’Amico del Cuore”, è previsto un pacco gara anche per l’amico a quattro zampe offerto da Schesir. Quanto raccolto dalle iscrizioni a questa sezione verrà devoluto all’Associazione Diamogli una Zampa Onlus.
Inoltre presentando il pettorale, si potrà entrare gratuitamente alla Castiglia, con i musei della civiltà cavalleresca e della memoria carceraria, oppure visitare al primo piano, la Mostra: “La scelta di Giulio” al prezzo ridotto di euro 4,00 (orario: 10,30-12,30 e 14,30-18).
L’elenco dei punti iscrizione, mano a mano che verranno comunicati dalle associazioni saranno pubblicati sul sito www.scuolacamminosaluzzo.it.
Per informazioni è possibile scrivere a info@scuolacamminosaluzzo.it oppure contattare il numero 338/6151466.

Per prepararsi al meglio sono nuovamente proposte le uscite di avvicinamento al Fitwalking del Cuore.

Si inizia sabato 16 Dicembre, il ritrovo è fissato davanti al Tribunale alle ore 14, l’uscita durerà un’ora circa e sarà condotta da un Istruttore di Fitwalking. La partecipazione è gratuita. Il calendario delle uscite previste è:

16 – 23 – 30 dicembre 2017

5 – 13 gennaio 2018

Per informazioni:  338/6151466

 

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