Natura da Vivere

Un paesaggio unico da scoprire immersi nella natura. Move ti accompagna, passo dopo passo, nelle Valli del Monviso: escursioni, cicloturismo, passeggiate nei boschi, riserve naturalistiche, ecomusei e molto altro ancora. Vivi la natura a cielo aperto con Move.


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Tutte le Valli

Ancora 4 appuntamenti con Terres Monviso

“The dazzling beauty – La bellezza abbagliante”

Video incontri in diretta per raccontare, e guardare, le Terre del Monviso
Facebook TERRES MONVISO

Il fotografo parmense Lucio Rossi ha raccontato le Terre del Monviso attraverso migliaia di scatti, percorrendo le vallate e la pianura per un intero anno. Alcuni di questi scatti comporranno la mostra Bodoni à rebours – The dazzling beauty che avrebbe dovuto aprire le sue porte per narrare un territorio attraverso i volti, le emergenze architettoniche e paesaggistiche, le strade e i passi alpini.
La Mostra ovviamente viene posticipata, ma non la visione della “bellezza”. Così, TERRES MONVISO ve la mostriamo in 6 appuntamenti in streaming su Facebook!

Che cos’hanno in comune Saluzzo e le Terre del Monviso e Parma? Personalità di spicco come Giambattista Bodoni, ideatore del carattere tipografico che porta il suo nome, la cantante lirica Magda Olivero e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un fiume come il Po, che qui nasce e lì definisce un territorio. E, udite udite, le acciughe!
“Bellezza abbagliante” doveva essere una mostra fotografica allestita a Saluzzo, quindi a Parma. E invece è un itinerario avvincente, sulle onde del web, che ogni venerdì apre finestre per chi abbia voglia di mettersi a guardare.
Le restrizioni per il Covid sono la causa del rinvio della mostra personale del fotografo parmigiano Lucio Rossi. Le sue immagini, ora, non si possono ammirare dal vivo, ma costituiscono un patrimonio prezioso, un catalogo di storie in grado di mostrare al mondo le terre che, tra Saluzzo e la Francia, si affacciano sul Monviso. O meglio, come gli occhi di un reporter le abbiano viste, in un anno di lavoro sul campo. E allora perché tenerle nascoste?

Ogni venerdì, alle 18, la “Bellezza abbagliante” si rinnova e porta con sé il racconto di una Valle, i volti delle persone che la vivono, il gusto e l’atmosfera che lì si respira. Ogni settimana, una scoperta, grazie al dialogo tra Lucio Rossi e giornalisti, docenti universitari, project manager, musicisti, amministratori. Una narrazione che merita di essere ascoltata, anche soltanto per ripercorrere la strada che portò un acciugaio della Val Maira a fondare a Torino la celebre Rizzoli, uno dei marchi che hanno reso Parma capitale dell’acciuga conservata.

Questa settimana ripartiamo dalla VALLE VARAITA!

venerdì 19 giugno _ FREDO VALLA e il giornalista Guido Andruetto
venerdì 26 giugno _ ANTONIO DE ROSSI incontra Marco Bussone
venerdì 3 luglio _ STEFANIA BELMONDO e il giornalista Roberto Pavanello
venerdì 10 luglio _ SERGIO BERARDO racconta Occit’amo Festival

*Tutti i venerdì – ore 18.00 – Pagina Fb TERRES MONVISO

Tutte le Valli

MIGRATION

 

Migraction

A PIEDI, LUNGO LA VIA DEI MIGRANTI

Turismo lento attraverso le valli Stura e Ubaye

Un itinerario transfrontaliero da Caraglio a Barcelonnette rivolto ad un turismo “lento”, in particolare a piedi e in mountain bike. Una strada per un visitatore in movimento, ma al contempo attento al patrimonio ambientale e culturale di questi luoghi.

Promossa nell’ambito del progetto di cooperazione “MigrACTION”, la Via dei migranti vuole essere la metafora dei tanti percorsi utilizzati dai contadini delle nostre valli, che lasciavano la propria casa per cercare lavoro e fortuna dirigendosi verso la Francia e oltre.

Quattro le principali tappe del percorso: il Filatoio, punto di partenza ideale dell’itinerario che raggiunge la Valle Stura e la borgata Paraloup, luogo dal forte significato storico e simbolo di una civiltà contadina perduta e del suo rapporto con la natura e l’ambiente. Nelle sue baite oggi recuperate si trova il Museo dei racconti con la sezione Nati ieri dedicata alle migrazioni.

L’itinerario risale la valle fino a Vinadio e al complesso ottocentesco del Forte Albertino, con il percorso multimediale Montagna in movimento e gli spazi dedicati all’accoglienza del visitatore.

Si sale quindi al Colle della Maddalena (col de Larche) e si arriva in Francia e, attraverso la valle dell’Ubaye, si giunge infine a Barcelonnette, con la sua caratteristica piazza del mercato, dove un tempo venivano “affittati” i bambini per andare a servizio. All’interno del Musée de la Vallée il visitatore si immerge in una scenografia permanente dedicata all’emigrazione dei Piemontesi in Ubaye.

Partendo dallo sviluppo di forme di turismo sostenibile per persone alla ricerca di esperienze immersive, di paesaggi incontaminati, di esperienze culturali ed enogastronomiche, il progetto MigrACTION intende incrementare l’attrattività del territorio alpino transfrontaliero attraverso la promozione di questo percorso che si ispira ad un tematismo unificante, quello dell’emigrazione, dell’abbandono e del ritorno, per creare un viaggio con radici nella storia e riflessi nel presente.

MigrACTION è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il FESR – Fondo europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020. Il progetto è promosso dal Comune di Vinadio (capofila) in partenariato con la Ville de Barcelonnette (Alpes de Haute Provence), la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, la Fondazione Nuto Revelli onlus di Cuneo e A.C.T.I. Teatro Indipendente di Torino.

 

MIGRACTION, GENERATIONS EN MOUVEMENT

Les Vallées de Stura et Ubaye ont toujours été au cœur de mouvements migratoires de type économique : du versant italien, on se déplaçait vers la France pour trouver un travail saisonnier et de la France les commerçants itinérants arrivaient en Italie. De Barcelonette beaucoup sont allés jusqu’au Mexique à la recherche de fortune.

De là part l’idée du projet : retracer la route antique des migrations, développant un parcours physique et intellectuel dédié aux visiteurs à pied et en VTT, qui permette de relier Caraglio à Barcelonette. Cette route intègre les parcours des mouvements migratoires « outdoor » avec des moments de pause dans les lieux culturels et environnementaux emblématiques du territoire, où l’on peut trouver des lieux de restauration et d’animation.

Le parcours devient donc l’occasion de réfléchir sur le thème de la migration, entendue tant comme mouvement de déplacement à la découverte de lieux caractéristiques d’une mémoire vive, que comme mouvement de retour à la montagne, pour les jeunes qui veulent relever ce défi et entreprendre de nouvelles professions dans le domaine du tourisme, de l’artisanat, de la conservation du patrimoine environnemental et culturel.

Ce chemin de découverte permet de promouvoir le tourisme sur le territoire des vallées Stura et Ubaye, et de générer dans le même temps un développement local, concret et durable.

Vai a www.migraction.eu

Tutte le Valli

Sul filo della tradizione _ #storie _ Passione, buone idee e artigianato di montagna

… passeggiando nell’autunno … con le temperature un poco più rigide abbiamo pensato alla lana, ed eccoci con tre storie
SUL FILO DELLA TRADIZIONE

Fare a maglia era una delle attività predilette dalle donne nelle Terre del Monviso, quando ci si ritrovava nelle stalle per fare la vià.
Tanto sottile quanto resistente, questo filo della tradizione è giunto fino a noi, grazie al prezioso passaggio di consegne tra nonne e nipoti. Oggi la lana vive una seconda giovinezza, che unisce saperi tradizionali alle nuove tecniche di allevamento, produzione e lavorazione.
Ai 1630 m. dei Durandin di Ostana, Roberto Miretto alleva le pregiatissime capre cachemire: anche gli animali sembrano apprezzare questo angolo di paradiso, e accettano di buon grado di essere pettinati per ottenere il pregiato filato da cui nasceranno caldissimi capi su misura a km zero.
Scendendo lungo la valle incontriamo “Bela”, marchio che identifica diversi prodotti della filiera Ovina: dietro questo brand di simpatiche pecorelle troviamo Elisa Cavallo, medico veterinario, che ha unito la passione per gli ovini alle competenze tecniche della professione. Attraverso le sue lane grezze 100% tracciabili, e una linea di delicati cosmesi, Elisa racconta le valli del Monviso in occasione di fiere e mercatini.
Il nostro gomitolo ideale passa in mano a chi ha fatto della lavorazione ai ferri una strategia di promozione territoriale: “Ho imparato a lavorare a maglia intorno ai 6 anni, durante le estati trascorse dalla nonna”. Chiara Tuninetti, trentenne con la passione viscerale per la montagna e un forte legame con le tradizioni, si racconta: “Non volevo che i preziosi insegnamenti della nonna andassero persi , così dopo una ventina d’anni ha ripreso i ferri in mano e iniziato a produrre capi in lana pensati per chi, come me, ama e vive la montagna”. Lavora per passione e si promuove sui social solo da qualche mese. La sua firma, oggi quasi un brand, è “Montagne di lana” e ricorda ovviamente il nostro bellissimo Monviso.

di Caterina Morello (Animatrore Valle Po/Infernotto)

Tutte le Valli

Notizie dal Parco del Monviso _ A SALUZZO IL SECONDO MEETING NAZIONALE DELLE RISERVE DEL-LA BIOSFERA UNESCO

A SALUZZO IL SECONDO MEETING NAZIONALE DELLE RISERVE DEL-LA BIOSFERA UNESCO

Si svolge da mercoledì 18 a sabato 21 settembre 2019 a Saluzzo, nel territorio del-la Riserva della Biosfera del Monviso, il secondo Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera UNESCO.
L’evento, convocato dal Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare, sarà un momento di incontro, confronto e scambio tra i delegati che lavora-no ogni giorno per portare avanti i numerosi progetti delle Riserve del Programma UNESCO Man and Biosphere.

Si svolge da mercoledì 18 a sabato 21 settembre 2019 a Saluzzo, nel territorio della Riserva della Biosfera del Monviso, il secondo Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera UNESCO.
L’evento, convocato dal Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare, sarà l’occasione per far conoscere lo stato di attuazione del Programma Man and Biosphere UNESCO in Italia e le opportunità che le Riserve della Biosfera, zone di pregio ambientale che rappresentano un modello di eccellenza nel rapporto equilibrato tra uomo e natura, possono offrire ai territori e alle comunità.
Definite “una rete funzionale di laboratori all’aria aperta”, le Riserve della Biosfera sono luoghi dalle svariate tipologie paesaggistiche e dalle dimensioni più diverse nelle quali conservazione dell’ambiente e sviluppo del territorio procedono di pari passo in una forma di equilibrio virtuoso.

«Siamo lieti – dice il Presidente del Parco del Monviso, Gianfranco Marengo – che il Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare abbia scelto di organizzare nel nostro territorio il secondo meeting delle Riserve della Biosfera UNESCO italiane: la nostra candidatura, espressa già lo scorso anno in occasione della prima edizione di questo importante evento, è stata accolta grazie all’impegno profuso in questi anni per sensibilizzare le terre del Monviso verso il turismo so-stenibile e il rispetto dell’ambiente.
Da mesi stiamo lavorando per l’organizzazione di questo evento, che porterà per quattro giorni i rappresentanti delle riserve italiane, del Ministero e dell’UNESCO a Saluzzo e nelle valli del Monvi-so.»

All’iniziativa prenderanno parte i rappresentanti delle diciannove Riserve della Biosfera italiane: tra di loro anche i delegati delle riserve “Po Grande” e Alpi Giulie che hanno ottenuto il riconoscimento Unesco nel giugno di quest’anno e ai quali verrà consegnata la pergamena ufficiale proprio durante il meeting di settembre. Presenti anche i delegati della Riserva del Monte Grappa, candidata italia-na per il 2020 al riconoscimento UNESCO.
Prevista la presenza di esponenti del Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Ma-re, della Commissione Nazionale UNESCO e di altre organizzazioni nazionali che si occupano di tutela e di valorizzazione del territorio.

Si tratterà di un momento di incontro, confronto e scambio tra i delegati che lavorano ogni giorno per portare avanti i numerosi progetti delle Riserve Man and Biosphere.
Le attività saranno articolate in tavoli di lavoro legati alla gestione e alla comunicazione delle Riserve della Biosfera e prevedono anche una giornata di visita e di incontri in territorio francese, poiché la Riserva della Biosfera del Monviso, “padrona di casa” e unica tra le Riserve italiane, ha carattere transfrontaliero. In occasione della trasferta sul versante francese, i responsabili del Parc Naturel Regional du Queyras, che condivide con il Parco del Monviso la governance della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, presenteranno l’esperienza degli eco-attori, soggetti che si impegnano in un percorso attivo di ricerca della sostenibilità ambientale nei propri ambiti pro-fessionali, che il Parco del Monviso ha già fatto propria e sta portando avanti come buona prassi per un maggiore e più concreto coinvolgimento del territorio in questo ambito.
Tra le altre attività in programma anche una visita guidata a Cheese, rassegna internazionale de-dicata al formaggio nella quale la Riserva della Biosfera del Monviso sarà presente con uno stand di produttori italiani e francesi, e un convegno dedicato al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle Riserve della Biosfera: in questo ambito saranno chiamati ad intervenire i ra-gazzi che hanno preso parte nello scorso luglio alla seconda edizione del MaB UNESCO Monviso Youth Camp – Giovani per lo sviluppo sostenibile.
Il programma si concluderà sabato 21 con la proposta di due diverse escursioni nel territorio della Riserva della Biosfera del Monviso, un modo per conoscerne alcuni dei principali aspetti am-bientali e culturali.

Per saperne di più:

La Riserva della Biosfera transfrontaliera MAB UNESCO del Monviso
Laboratori a cielo aperto
Nel 1971 l’Assemblea Generale dell’UNESCO ha approvato la nascita di un Programma Intergo-vernativo denominato “Man and Biosphere” (MAB), “Uomo e Biosfera”, che vuol essere un com-plesso insieme di attività di ricerca applicata alla gestione degli ecosistemi terrestri ed acquatici.
Il programma MAB ha dato vita ad una rete mondiale di “Riserve della Biosfera”, attualmente sono oltre 700 distribuite in 124 paesi del mondo, 19 sono in Italia.
Nel maggio del 2013, al termine di lungo percorso condiviso, i Parchi del Monviso (I) e del Queyras (F) hanno ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di Riserva della Biosfera per ciascuna delle due vaste aree di riferimento attorno al “Re di Pietra”.
Nel giugno 2014 l’UNESCO ha poi approvato la prima Riserva transfrontaliera italiana che ha unito le due RB in un’unica RBT, estesa ben al di là del territorio dei due parchi naturali, ma che in essi trova la sua core zone.
La Riserva ha complessivamente una superficie di circa 400.000 ettari, coinvolge oltre 300.000 abi-tanti distribuiti tra 86 Comuni italiani e 20 francesi e interessa ambienti che vanno dall’alta monta-gna (le valli intorno al Monviso nel cuore delle Alpi Cozie, le Hautes-Alpes e le Alpes dell’Haute Provence nella regione PACA), fino alla pianura torinese e cuneese, arrivando a lambire le prime colline delle Langhe.
All’interno della Riserva MAB Monviso sono presenti inoltre 4 siti del Patrimonio dell’Umanità (Ca-stello di Racconigi, Castello di Pollenzo, città di Briançon e Fort Mont-Dauphin).
La presenza del massiccio del Monviso, del fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di molteplici paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno di questo territorio uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi.

Come è fatta la Riserva della Biosfera MAB UNESCO del Monviso
La Riserva si compone di tre diverse aree di interesse, interdipendenti tra loro:
• La “core-area”, ossia la zona centrale e più “sensibile” è costituita dalle aree protette (il Parco del Monviso e le sue varie Riserve sul versante italiano, la Riserva naturale nazionale Ristolas – Mont Viso, la Riserva biologica integrale del Bosco d’Assan, Vallon de Bouchouse, Gorges du Guil, Al-page de Furfande sul versante francese) e rappresenta, anche dal punto di vista giuridico, l’area di protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno.
• La “buffer zone”, che corrisponde ai comuni che confinano con il Parco del Monviso sul versante italiano e con il perimetro del Parco Naturale del Queyras sul versante francese. Si tratta di un’area cuscinetto adiacente alla core area dove si sviluppano attività sostenibili per l’uso delle risorse natu-rali e che rispettano la biodiversità e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi.
• La “transition zone” corrisponde invece all’estensione degli altri 75 Comuni italiani interessati dalla Riserva transfrontaliera, un’area di cooperazione, non sottoposta a vincoli giuridici, al cui in-terno si sviluppano le attività e gli insediamenti antropici. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realizzazione di progetti e buone pratiche di sviluppo sostenibile, a beneficio del-la popolazione locale residente.

Sono tre gli obiettivi principali su cui si opera
1. La conservazione: in particolare attraverso le aree protette, la Riserva del Monviso sviluppa me-todi e pratiche per la tutela della biodiversità e per realizzare reti ecologiche;
2. Lo sviluppo sostenibile: attraverso il riconoscimento ottenuto dai due Parchi a livello europeo di una rete turistica rispettosa dei principi della CETS (la Carta europea del turismo sostenibile) è sta-ta creata una rete di operatori turistici motivati al rispetto dei principi del turismo sostenibile. Si lavo-ra inoltre alla promozione del patrimonio culturale e al sostegno all’economia verde, soprattutto at-traverso i progetti comunitari “Alcotra”;
3. Il supporto logistico: esperienze positive sono state condotte in ambito di educazione ambien-tale e del coinvolgimento dei giovani nella Riserva, tra cui i “MAB UNESCO Monviso Youth Camp”.
Parallelamente si sono sviluppate attività di ricerca in collaborazione con gli istituti universitari pie-montesi e francesi di riferimento.

Tutte le Valli

Ultra Tour Monviso Trail

1 settembre 2019 – Crissolo

Ultra Tour Monviso Trail

1 settembre 2019 – Crissolo

• ore 13.00 – pranzo dell’atleta e momento conviviale
• ore 15.00 – Condivisione Protocollo e presentazione “ULTRA TMT”
• ore 16.00 – premiazione TMT 2019

La promozione turistica passa anche attraverso lo sport e i grandi eventi che, nel rispetto del territorio, possono essere immaginati e creati. Nelle Terres Monviso una nuova idea, un nuovo grande evento sportivo che offrirà una nuova occasione per cogliere la bellezza del Re di Pietra. Dopo la bella esperienza dei Campionati Italiani di Corsa in montagna, eccoci con una nuova scommessa: stiamo immaginando di implementare il Tour Monviso Trail che è una manifestazione dalle grandi potenzialità a livello nazionale e internazionale, in un territorio che già esprime molteplici eventi sportivi legati ai trail alpini (anche sul versante francese). Un’esperienza pluriennale, quella delle corse intorno al Re di Pietra, con il desiderio di unire Territori ed Enti per rendere ancora più grande questa gara.

Il 1º settembre 2019 a Crissolo il primo momento di incontro per un tavolo di lavoro composto da Parco del Monviso, Unione Montana dei Comuni del Monviso, Unione Montana Valle Varaita e Comune di Saluzzo. Esamineranno e valuteranno congiuntamente il progetto per lo sviluppo del TMT Monviso.
Da anni questi Enti condividono politiche di promozione del territorio, avendo come riferimento la stessa zona omogenea dal punto di vista storico-culturale, riconosciuta come MAB Unesco (programma intergovernativo avviato dall’UNESCO nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile), che ha nel Monviso il suo elemento attrattivo.

I protagonisti del Protocollo d’Intesa – che avrà validità fino al 30 giugno 2024 – si vogliono impegnare per 5 anni a co-organizzare e sostenere lo sviluppo del Tour Monviso Trail e ad avviare collaborazioni transfrontaliere con i partner francesi di Terres Monviso su manifestazioni analoghe. Verranno istituiti un Tavolo di Regia Generale (composto da un rappresentante per ciascuno degli enti e presieduto dal Presidente del Parco del Monviso) e un Tavolo Tecnico Operativo composto da esponenti degli uffici che si occupano di turismo e sport e da rappresentanti delle associazioni sportive di atletica del territorio.

Fare squadra, ancora una volta, per correre insieme verso il futuro, consapevoli che è il gruppo a fare la differenza. Questo il motore di una nuova avventura che si inserisce pienamente in quel percorso, MOVE oggi TERRES MONVISO, che impegna da oltre 5 anni decine di Enti nella promozione di un territorio che sa muoversi unitamente al fine di raccontarsi e diventare una destinazione ben riconoscibile in Italia e all’estero.

 

Per informazioni

staff_sindaco@comune.saluzzo.cn.it – 0175 211412

paseri@parcomonviso.eu – tel 0175/46505

Tutte le valli

PEDALA UN PO (e CAMMINA UN PO)

1 luglio 2019 – ore 10.00/16.00

Inaugurazione ufficiale del MONVISO BIKE RENT

VeloViso, progetto alcotra italo-francese delle Terre del Monvio, ha promosso e incentivato la “bici” e il turismo su due ruote, un turismo lento e a misura di “felicità”.

Oggi è l’ora di cogliere i frutti e di vederli crescere sul territoro attraverso le più diverse esperienze di attori privati e amministrazioni. Una nuova proposta arriva dall’alta Val Po, e un evento è il modo per raccontarla e inaugurarla, insieme ad ATL del Cuneese e Associazioni.

Lunedì 1 Luglio Monviso Bike Rent – la nuova offerta turistica nata a Crissolo – organizza una giornata a misura di bicicletta (ma non solo). La strada che da Pian della Regina porta a Pian del Re sarà chiusa al traffico: si potrà salire soltanto in navetta, pedalando o camminando. Nasce così “PEDALA UN PO (e CAMMINA UN PO)”: ritrovo alle 11:30 a Crissolo per pedalare tutti insieme fino a Pian del Re, dove l’ATL Cuneese offrirà il pranzo ai partecipanti.
Per chi volesse camminare, il ritrovo è invece alle 10 con Vesulus Accompagnatori Naturalistici asd.

Info_ 348 886 9633 / m.me/monvisobikerent
Per il noleggio: ciclimattio.com

Tutte le valli

VALLE STURA BIKE CAMP

Moiola, 21-23 Giugno 2019
VALLE STURA BIKE CAMP

 

Tutte le valli

Giro E sulle strade delle Terre del Monviso

VeloViso Team

Le strade delle TERRE DEL MONVISO Ospitano GIRO D’ITALIA e GIRO E 2019

Sulle strade della Corsa Rosa quest’anno arriva una nuova iniziativa, che guarda al futuro della bicicletta, e che non poteva non passare dalle Terre del Monviso. Con bici elettriche dal 12 maggio all’1 giugno, 10 squadre gareggeranno con 6 atleti ognuna. 18 tappe sullo stesso percorso del Giro d’Italia con percorsi dedicati, affascinanti e di grande bellezza.
Le Terre del Monviso ospitano in questo contesto la Tappa 10 del Giro E, partenza da Saluzzo con arrivo a Pinerolo, passando da colletta di Paesana e Montoso. Il territorio saprà ospitare, come suo solito, la carovana con un bellissimo evento, una NOTTE ROSA per attendere atleti e il passaggio della corsa ciclistica più amata.

Il Giro E powered by Enel X è una E-Bike Giro Experience di tipo amatoriale riservata ad oggi a 10 team che, dotati di bici elettriche, si sottoporranno a prove di regolarità svolte su una parte del percorso delle 18 tappe del Giro d’Italia 2019, escluse le tre cronometro. L’evento si disputa in Italia, nelle stesse giornate e sulle stesse strade in cui si disputa la corsa Rosa. Le Terre del Monviso avranno anche due testimonial che si cimenteranno sul percorso, due fra i nostri migliori atleti dello sci: Stefania Belmondo e Paolo De
Chiesa. VeloViso il team che li ospiterà, una squadra che da anni si impegna per promuovere il cicloturismo nelle vallate come nella pianura del saluzzese, una squadra composta da persone che, con passione e attenzione, promuovono un turismo che possa trovare, nelle attività e sulle strade delle Terre del Monviso, il luogo giusto dove fare le proprie pedalate.

Info tappa – partenza ore 8.55 da Saluzzo
Partenza Piazza Vineis – via Silvio Pellico ospiterà il Giro E Village + partner Terres Monviso

… e a poche ore di distanza ecco la grande carovana del Giro d’Italia pedalare per le strade del centro di Saluzzo, percorrendo corso Italia e involandosi verso il re di Pietra, con arrivo a Pinerolo.

Tappa 12_Tappa mossa, ma complessivamente abbastanza dura. Dopo un avvicinamento di circa 90 km che porta ad un primo passaggio in città e conseguentemente a un primo passaggio del Muro di via Principi di Acaja, la corsa dovrà affrontare la salita di Montoso, il primo GPM di 1a categoria del Giro 2019. Si tratta di una salita inedita di 8.9 km al 9.4% (con oltre 6 km sopra il 10% e punte massime del 14%). Da lì discesa veloce su e ultimi 16 km fino a Pinerolo. Ultimi km Ai 2500m dall’arrivo si svolta a sinistra (curva stretta a chiudere) e si sale per via
Principi d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa ripida e molto impegnativa fino all’abitato di Pinerolo. Ultimi 1500 m piatti con alcune curve e un breve tratto in lastricato. L’arrivo è posto al termine di un rettilineo largo 8 m e lungo 350 m su fondo asfaltato.

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