Un’eccellenza del territorio saluzzese
UNO SGUARDO AL PRODOTTO
Si tratta di una razza di taglia mediopiccola con cresta rossa, composta da 46 denti, pendente nella femmina ed eretta nel gallo. Sia i bargigli che le guance sono rossi mentre sia il becco che la pelle hanno una colorazione gialla.
La coda, portata alta e leggermente aperta nella gallina, presenta un colore perlaceo mentre il piumaggio è bianco con riflessi paglierini sul collo e sul dorso. I galli adulti hanno un peso che va da 1,9 kg a 2,4 kg, mentre le galline adulte pesano da 1,7 kg a 2,2 kg. È una razza che presenta una buona attitudine alla produzione di uova (circa 180 all’anno, concentrate nel periodo primaverile estivo) caratterizzate da un guscio liscio di colore bianco lucente e un peso medio di 50 grammi. La qualità della carne è ottima anche grazie alle tecniche di allevamento che prevedono che gli animali siano liberi a terra, anche perché la razza stessa è adatta esclusivamente all’allevamento all’aperto e richiede un’alimentazione a base di mais e prodotti delle aziende agricole. Tra le produzioni più tipiche troviamo il pollo di circa 65 giorni, il cappone nel periodo di Natale e la gallina a fine produzione. La cresta e i bargigli, quando sono particolarmente sviluppati, vengono utilizzati per la finanziera, un tipico piatto piemontese. La Gallina Bianca di Saluzzo viene allevata in parecchi comuni del Cuneese e in alcuni del Torinese, sebbene l’areale d’elezione sia il Saluzzese e in particolare un’area ristretta al confine tra le province di Cuneo e di Torino, soprattutto Cavour e dintorni (questa razza è infatti conosciuta anche come Bianca di Cavour).
CENNI STORICI
Le razze locali piemontesi hanno sempre avuto una buona fama richiamando commercianti provenienti da ogni parte d’Italia; le galline venivano allevate nelle cascine per l’alimentazione del nucleo famigliare e per la produzione di uova e carni che spesso poi venivano anche vendute. Si hanno notizie dell’esistenza di questa razza dal piumaggio bianco, che si differenziava dalle altre per la bontà delle carni e per la taglia più ridotta, già dalla fine del XIX secolo. Nel corso degli ultimi decenni, la Bianca di Saluzzo è stata spesso soppiantata dall’allevamento industriale che si basa su razze a rapido accrescimento, dalle carni poco saporite e non idonee all’allevamento rustico allo stato brado. Ecco perché è particolarmente importante il fatto che questa razza insieme alla Bionda Piemontese (detta anche Bionda di Cuneo, Bionda di Villanova, Rossa delle Crivelle o Nostralina) dal 1999 sia un Presidio Slow Food, ciò ha fatto sì che si avviasse, anche grazie all’opera dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Verzuolo, un’attività di selezione e diffusione delle galline bianche per evitare che tale razza potesse estinguersi. Questa gallina è ottima lessa servita con il suo brodo, in gelatina o in insalata.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Referente dei produttori del Presidio Gianfranco Marengo, cell. (+39) 338 9317319, email gfmarengo59@gmail.com
ALCUNI PRODUTTORI PRESSO I QUALI È POSSIBILE ACQUISTARE IL PRODOTTO:
Agriturismo La Gallina Bianca, regione Torrazza 59, Saluzzo, tel. (+39) 017542197, email info@gallinabianca.com; Specialità: tonno di gallina bianca
Centro diurno Le Nuvole del Consorzio Monviso Solidale, corso Piemonte 59, Saluzzo, tel. (+39) 017541806
Azienda Agricola Monge, via Cagnola 66, Saluzzo, tel. (+39) 0172296020, cell. (+39) 3492857661
Azienda Agricola Paolo Viano, via Falicetto 9, Verzuolo, cell. (+39) 3282753270
SUGGERIMENTI SU COME GUSTARLA
Insalatina di gallina bianca di Saluzzo
Ingredienti per 6 persone: 1 pollo, 1 gamba di sedano, 3 spicchi d’aglio, 2 carote, 1 cipolla, 3 chiodi di garofano e 3 bacche di ginepro, qualche foglia di salvia, 1 rametto di rosmarino, 1 manciata di sale grosso, 3 fichi secchi, 50 g di nocciole tonde gentili, 3o g di noci, 30 g di uvette secche, 50 g di cipolline in agrodolce, 50 g di peperoni sott’aceto. Per la salsa d’accompagnamento: 250 g di olio d’oliva extravergine, 3 tuorli d’uovo, 1 cucchiaio da tè di senape, ½ tazzina da caffè di aceto balsamico, 1 pizzico di sale fino
Preparazione: preparare il brodo vegetale in un’ampia pentola con acqua e tutte le verdure, i chiodi di garofano e il ginepro. Portare a ebollizione e poi aggiungere il pollo. Far cuocere a fuoco medio per almeno un’ora e mezzo. Una volta ben cotto, estrarre il pollo dal brodo e farlo raffreddare. Poi disossarlo attentamente e sfilacciarne la polpa in lembi piuttosto piccoli. Preparare la salsa nel frullatore, come si fa per la maionese, con i tre tuorli, la senape e l’olio. Una volta pronta metterla nel frigorifero. Tagliare a julienne i peperoni, spezzettare finemente i fichi secchi, le noci, le nocciole, tagliare in piccoli quarti le cipolline e aggiungere le uvette. Aggiungere l’aceto balsamico alla salsa mescolando bene e unire fichi, peperoni, nocciole, uvette e cipolline. Amalgamare i pezzetti di pollo con la salsa e lasciare riposare per almeno un paio d’ore.
Contatti
Referente dei produttori del Presidio Gianfranco Marengo
(+39) 338 9317319
gfmarengo59@gmail.com
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