I Tumpi
In fondo ad un bellissimo vallone che si parte dall’abitato di Campomolino di Castelmagno vi è la leggendaria borgata Narbona. Dal momento in cui è stata abbandonata, negli anni ‘60 come molte altre zone delle valli cuneesi, è divenuta un simbolo dell’antica civiltà della montagna e del suo drammatico spopolamento. Questo vallone è stato scavato nel corso dei secoli dal Rio Narbona, che prende il suo nome proprio dalla borgata ed è ricco di cascatelle e bacini di acqua fresca in cui immergersi. Raggiungere questi angoli di Paradiso è molto semplice. Si lascia l’auto nel parcheggio di Campomolino (dove il Municipio di Castelmagno). Si sale, in circa due minuti a piedi, sulla strada asfaltata fino al primo tornante. Di lì parte sulla destra il sentiero per Narbona, fiancheggiato dal famigerato Rio. Già dopo poche decine di metri si trova il primo posto in cui immergersi, ma si può proseguire per trovarne molti altri, suggestivi e tranquilli. Al rientro alla macchina è d’obbligo una tappa alla Bottega Occitana di Campomolino per acquistare del delizioso e genuino Castelmagno d’Alpeggio, oppure dei croccanti biscotti cotti in forno a legna.
Non è un vero e proprio tumpi, ma la sorgente del torrente che da il nome all’impianto di risalita di Rucas. Cara ai bagnolesi, questa sorgente è meta di rinfrescanti scampagnate estive. Raggiungibile in circa mezz’ora di cammino da Rucas, è frequentata anche da chi vuole far rifornimento di acqua sorgiva ad uso potabile. Secondo la tradizione popolare, infatti, l’acqua del Barmassa avrebbe proprietà benefiche per i reni.
Risalendo la splendida e selvaggia valle Maira si costeggia il torrente omonimo. Vari sono i punti in cui rinfrescarsi nelle calde estati umide… completamente immersi nella natura, ma con un accesso semplice dalla strada. Un esempio su tutti può essere la piccola pozza naturale che si trova nella zona di Lottulo. Consigliamo di parcheggiare nella piazza del paese e proseguire a piedi per poche decine di metri sulla strada fino ad un bivio che scende sulla sinistra. La strada da asfaltata diventa sterrata e dà accesso diretto al torrente, giusto prima del ponticello, sulla sinistra. Attorniati da uccellini canterini e lo scrosciare dell’acqua fresca, vi sentirete completamente rilassati e rigenerati!
Salendo la strada provinciale per Crissolo, in cima alla salita di Calcinere all’altezza dello svincolo di rientro nella frazione, prendi la sterrata a sinistra e immergiti nel bosco, troverai il Tumpi della Valle Po!
Lungo la strada statale che risale la Valle Stura, 1 km a monte di Sambuco, sulla sinistra è presente un’area picnic, ricca di iperico durante l’estate, che cela a pochi metri un antico ponte in pietra sotto il quale scorre il rio della Bandia. Questo, trovando sul suo cammino rocce calcaree, ha scavato pozze naturali di acqua freschissima e limpida. L’ingresso nel canyon vi porta in un luogo con aria sempre fresca e immergersi in quelle pozze è una sensazione incredibile! Il luogo è abbastanza selvaggio, sconosciuto ai più ma rappresenta una vera perla nascosta della bellissima valle Stura!
Estate, caldo, afa, voglia di refrigerio e di acqua fresca. Ricerca di posti nascosti, selvaggi, lontano dall’asfalto e dal traffico del weekend. Che ne dite allora di mettervi a bagno in una marmitta dei giganti? Nelle valli occitane li chiamano tumpi e molti ruscelli ne celano alcuni di dimensioni adeguate a un bagno super energizzante. Dove? Per esempio lungo il torrente Cantarane a Rore , il conosciuto Tumpi la Pisso. A a Pontechianale lungo il rio Fiutrusa. A Bellino oltre l’abitato di Fontanile. Imponente il tumpi che crea il Varaita con un bel salto, scendendo dal pianoro di Rui.
Cosa si può fare sul Po appena inizia a diventare un fiume di pianura? Bike!
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